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DISTANTI / DIVERSI sarà anche il titolo del 1° libro AA.VV. anticopyright!

PARTECIPA  AL 1° LIBRO  AA.VV.  ANTICOPYRIGHT!

Durante la manifestazione DISTANTI / DIVERSI: per una cultura anticopyrightche si svolgerà il 22/giugno/2013 presso  la SMSBiblio di Pisa sarà anche autoprodotto, in “estemporanea”, il 1° libro anticopyright di AA. VV. con le pagine redatte sia dal pubblico in sala che da quello online.

Il libro, che avrà il titolo della manifestazione e in copertina l’immagine della locandina della manifestazione del 1° quadro anticopyright intitolato “Macchia bianca” e donato in PDA  dall’artista Gianfranco Tognarelli, sarà rilegato a mano durante l’evento assemblando le prime cento pagine raccolte a tema libero (poesie, racconti, immagini in bianco e nero, saggi, commenti, testi e/o spartiti di canzoni, ecc.). In sala, i coautori simpatizzanti dell’anticopyright, potranno partecipare all’iniziativa dalle ore 17,00 del 22/giugno/2013 alla SMSBiblio di Pisa scrivendo il proprio testo direttamente da una apposita postazione di computer, mentre online si potrà inviare un testo di massimo 10 paginepda@anticopyrightpedia.org  entro le ore 9,00 del 20/giugno.

Il testo va scritto sull’apposito modello writer (odt) oppure word (doc) di impaginazione (adatto alla rilegatura a mano) entrambi scaricabili online dal Forum di Anticopyrightpedia alla URL www.anticopyrightpedia.org/forum

Il libro rappresenta il primo testo cartaceo collettivo autoprodotto e anticopyright rilasciato in PDA – Pubblico Dominio Antiscadenza, laddove ciascun coautore nel  parteciparvi dichiara automaticamente di rinunciare ai diritti d’autore.

Realizzato in un’unica copia originale cartacea, il testo sarà conservato presso la SMSBiblio (biblioteca comunale) di Pisa per la lettura al pubblico, mentre una copia in formato digitale sarà depositata sul Forum Anticopyrightpedia e sarà scaricabile gratuitamente.

PDA – Pubblico Dominio Antiscadenza   All rights renounced
CLICCA QUI E SCARICA LOCANDINE E COMUNICATO STAMPA DELL’EVENTO

3 risposte a DISTANTI / DIVERSI sarà anche il titolo del 1° libro AA.VV. anticopyright!

  • roberto
    roberto scrive:

    Ciao,

    mi sembra una bellissima iniziativa che mi lascia stupito per una cosa:

    come è possibile utilizzare il formato doc quando esiste un formato aperto come odt con strumenti liberi come libreoffice???

    Dimmi che non è vero!!! Dimmi che ho capito male!!!

    Come è possibile lavorare “per una cultura anticopyright” e poi utilizzare un formato proprietario?

    Per favore lavoriamo per liberarci da TUTTE le proprietà intellettuali.

    Se mi sono spiegato male sono disponibile per un confronto costruttivo

    Ciao
    Roberto

  • Altipiani azionanti
    Altipiani azionanti scrive:

    Ciao Roberto, non ti sei spiegato male, anzi ti ringrazio per l’opportuna osservazione: effettivamente si è trattato di una mia svista (e me ne scuso) dovuta più che altro al troppo carico di lavoro in questi giorni per organizzare il tutto (sono da solo a farlo) e per avere erroneamente utilizzato, un vecchio file word di impaginazione; ma come avrai potuto notare, ho già posto rimedio al problema.

    Mi fa piacere avere persone così attente come sostenitori del PDA e spero davvero che continuerai a collaborare :)

    Tuttavia, giacché siamo in discussione, vorrei chiarire una cosa: LibreOffice è un programma Open Source e come tale, per quanto sia Copyleft, è anch’esso coperto da Copyright, come del resto lo sono tutte le altre licenze… per cui, a essere proprio pedanti, dovremmo scrivere con “carta e penna” per essere veramente “anticopyright” a questo mondo, perché tutto ciò che si fa col computer, quando non è software proprietario è comunque Copyright e la proprietà intellettuale si fonda sul concetto legale del Copyright.

    Quella di liberarci, come dici tu, da TUTTE le proprietà intellettuali nel fare un programma di scrittura “veramente anticopyright” e magari rilasciato in PDA (all rights renounced), la vedrei proprio una bella cosa da farsi, ma credo sia molto ardua perché il programma lo si dovrebbe realizzare da zero dato che gli Open Source vanno condivisi “allo stesso modo” e non credo che questo, (parlo almeno per me) sia una cosa, almeno per il momento, fattibile ;)

    Ciao, Altipiani.

  • roberto
    roberto scrive:

    Ciao Altipiani,

    complimenti per la risposta e per la reattività.

    Mi spiace se sono stato troppo duro nel commento, solo solo rimasto disturbato dal formato doc.

    La mia attenzione era rivolta al formato, aperto invece che proprietario, che garantisce a tutti la possibilità di leggerlo e scriverlo senza limiti (forse qualche forma di copyrigth sul formato c’è ma non credo perché è uno standard).

    Con il riferimento a libreoffice non volevo indicare un traguardo da raggiungere ma solamente segnalare che il formato proprietario non possiamo gestirlo ed inoltre richiede (non sempre) un programma proprietario (ed in questo caso a pagamento) mentre il formato aperto ci permette di scegliere un programma open source del quale sappiamo – potenzialmente – quello che fa o di scriverci – potenzialmente – un programma nostro.

    E’ vero che i programmi open source hanno dei limiti nelle licenze (non sono tutte uguali) ma credo che siano molto più vicini alle nostre idee rispetto ai programmi proprietari.

    Credo inoltre che la poca conoscenza e coscienza dei termini di licenza dei programmi software richieda che ciascuno di noi si sforzi per divulgare questi limiti e per spostare l’utilizzo del software verso licenze meno restrittive.

    Buon lavoro
    Roberto

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